Camogli è un comune di 5.695 abitanti della Provincia di Genova. Tipico borgo marinaro, centro turistico noto per il suo porticciolo e per i palazzi variopinti sul lungomare. È anche chiamata la Città dei Mille Bianchi Velieri o la Gemma del Golfo Paradiso.
Il centro di Camogli è situato all'estremità occidentale del promontorio di Portofino, nella Riviera di Levante in Liguria. Appartiene a Camogli la parte più ampia del Parco naturale regionale di Portofino. Lo specchio acqueo antistante il promontorio fa parte dell'Area Marina Protetta di Portofino.
L'aspetto più rilevante della cittadina è la presenza di edifici colorati che si affacciano sulla spiaggia. I colori e le linee più chiare orizzontali (dette marcapiano) servivano ai marinai camogliesi per riconoscere più facilmente il proprio borgo e farvi ritorno dopo la pesca.
La caratteristica degli edifici costruiti a breve distanza dal mare si deve però alle caratteristiche del territorio. Camogli è costruita lungo le pendici di un rilievo quasi a picco sul mare.
Questo aspetto orografico ha l'effetto di garantire a Camogli un clima particolarmente temperato, tipico di molte località del Levante genovese, non riuscendo i venti freddi provenienti dalla pianura Padana a raggiungere la costa. Anche per questo Camogli è un'apprezzata località turistica.
Il toponimo Camogli è sicuramente di origine antica, ma dall'etimologia incerta e diverse correnti di pensiero sul significato della parola stessa. Numerosi studiosi fanno derivare il vocabolo da Camulo o Camulio, nome attribuito a Marte da Sabini ed Etruschi, oppure da Camolio, divinità Gallo-Celtica. Altri studi ritengono che la parola sia di origini greco-ligure e che significhi terra in basso da cam (in basso) e gi (terra). Questa traduzione coinciderebbe con la caratteristica topografica del borgo, a valle rispetto alla Rua (Ruta). Gli studiosi attuali non ammettono più invece la teoria dello storico del 1800, Marchese Serra, secondo il quale Camogli si identificava con la lontana Casmona' fondata dai Liguri Casmonati. Ci sono poi le molto suggestive ma del tutto fantasiose derivazioni dal
genovese, che fanno derivare la parola Camogli, (Camuggi, in genovese) da casa delle mogli, le quali rimanevano a casa da sole aspettando il ritorno dei mariti imbarcati, o da Cà a muggi ovvero case a mucchi, per la particolare disposizione delle case.
Il borgo di Camogli ha origini preistoriche. Lo testimoniano tre capanne del XIII e XII secolo a.C. individuate sul Castellaro. Nella stessa zona sono stati ritrovati reperti romani del II secolo a.C..
Viene citata in un testo dell'epoca medievale dove compare con il nome di Vila Camuli ed è dal Medioevo in poi che compare maggiormente nella storia genovese.
Nel XVI secolo Camogli si unisce più strettamente a Genova minacciata dalle scorrerie del pirata turco Dragut. La città viene fortificata e il porto completato nel 1624.
Nel 1798, dopo la Battaglia navale di Abukir, nella quale la flotta ligure guidata da Napoleone Bonaparte viene annientata, gli armatori camogliesi investono i propri capitali nella costruzione di velieri mercantili, arrivando a disporre di una flotta numerosa pari al doppio di quella dell'allora porto di Amburgo.
Nel 1856 è composta da 580 imbarcazioni iscritte alla Mutua Assicurazione Marittima Camogliese, unica al mondo. Resterà attiva fino al 1888. Con l'avvento della navigazione a vapore le attività tradizionali marinare camogliesi vengono, nel tempo, sositutite al turismo.